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Nella
mia esperienza di studioso del pensiero del trader, mi sono più
volte trovato di fronte al problema di quanto i pensieri e le convinzioni
personali dei trader potessero influire sul relativo comportamento di
acquisto e di vendita dei titoli. Ho ipotizzato quindi che per realizzare
il massimo del profitto finanziario fosse consigliabile un set cognitivo
funzionale, che non ricadesse negli errori cognitivi evidenziati
inizialmente da BECK (1976) in campo clinico. A volte, infatti, anche nel
pensiero del trader, come nel pensiero quotidiano di qualsiasi altro
individuo sano, ci si trova di fronte ad alcuni errori cognitivi
principali e ad alcune distorsioni più specifiche. Esempi
di errori cognitivi principali: -POLARIZZAZIONE (vedere tutto o bianco o nero, senza tenere in considerazione i grigi) (es. o diventerò ricchissimo o perderò tutto quello che ho) -PERSONALIZZAZIONE (pensare soltanto ponendosi al centro dei propri pensieri) (es. dimenticarsi del fatto che se ho appena venduto un titolo convinto di aver fatto un affare, probabilmente anche chi l’ha acquistato ha la stessa convinzione) -IPERGENERALIZZAZIONE
(tendenza a trarre conclusioni che non sono giustificate dal contenuto dei
dati) (es. oggi ho perso due milioni, quindi come trader sono un
fallimento) Esempi
di errori cognitivi specifici: -INFERENZA ARBITRARIA (saltare arbitrariamente a delle conclusioni) (es. se con Tiscali ho guadagnato il 100%, con SEAT guadagnerò almeno il 500%) -CATASTROFIZZAZIONE
(ci si attende sempre e comunque un disastro) (es.
un piccolo investitore come me, in Borsa può solamente perdere) Questo sito è nato come strumento per organizzare una verifica empirica delle ipotesi sopra accennate. Per collaborare al progetto di ricerca e/o ricevere informazioni sulle novità del sito sei quindi invitato ad iscriverti alla nostra newsletter ( per iscriversi basta mandare una e-mail vuota all’indirizzo psicologiadeltrader-subscribe@domeus.it ) MESSAGGIO IMPORTANTE
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